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Accadde oggi: 26 gennaio 1930 Mario Bosisio abbandona di fronte a Vittorio Venturi
Il 26 gennaio 1930 a Milano Mario Bosisio era chiamato a difendere il titolo italiano dei welter contro Vittorio Venturi, giovane emergente. Tra i due in pratica si rinnovava la sfida molto sentita tra Milano e Roma. Bosisio è stato uno dei pù grandi campioni della nostra storia. Classe adamantina, velocità e intelligenza erano i suoi punti di forza ma nonostante ciò il pubblico lombardo era diviso. Non si discuteva la sua classe, ma il suo atteggiamento di uomo raffinato frequentatore dei salotti bene dell’epoca. Vittorio, fratello di Enrico, altro fuoriclasse,era pugile solido e caparbio, non facile da contenere. Bosisio era arrivato all’incontro non certo al meglio avendo dovuto smaltire parecchi chili per difendere il titolo italiano dei welter. Non dimentichiamoci che il milanese era stato campione italiano dei medi e all’epoca non esisteva la categoria intermedia dei superwelter. Il match non smentì le previsioni e tenne il pubblico avvinto fino al 13mo round. Bosisio aveva capito in quel round di essere al limite, mentre il suo avversario, più giovane, aveva ancora parecchie energie. Fu proprio in quel round che il milanese, beccato ancora una volta dal pubblico alzò il braccio e abbandonò all’improvviso senza essere stato colpito. Un gesto che in altre circostanze sarebbe stato subissato di fischi, ma in quella serata stranamente fu accolto in silenzio, con rispetto. Bosisio perse il titolo italiano dei welter, ma qualche mese dopo riconquisterà il titolo italiano dei medi prendendosi la sua bella rivincita con Leone Jacovacci e subito dopo conquisterà l’europeo battendo il francese Marcel Thil. Un’incredibile carriera la sua che terminerà nel 1932 con un record di 106 vittorie, 44 per ko, 13 sconfitte e 11 pari.